
La beffa. Canova e Giorgione, storia di un autoritratto
La mostra La beffa. Canova e Giorgione, storia di un autoritratto è un significativo punto di incontro tra il percorso di ricerca svolto dal Museo Casa Giorgione di Castelfranco Veneto e le celebrazioni che, nel 2022, vedono impegnato il Museo Gypsoteca Canova di Possagno e altri musei (Treviso, Bassano del Grappa) nella ricorrenza dei 200 anni dalla morte dello scultore.
Il Museo Casa Giorgione intende offrire un omaggio non di mera facciata o estemporaneo rispetto alla propria programmazione, ma invece sostanziale e pienamente coerente con la mission del Museo medesimo, orientata non solo a valorizzare due delle più importanti opere del pittore, la Pala Costanzo (custodita presso l’antistante Duomo cittadino) e il Fregio delle Arti Liberali e Meccaniche (affresco conservato nel museo stesso) ma anche a promuovere lo studio, l’approfondimento e la conoscenza della figura di Giorgione e della sua fortuna critica ed iconica.
In tal senso è stata individuata una significativa connessione tra lo scultore di Possagno e il pittore castellano nel dipinto di Antonio Canova noto come Autoritratto di Giorgione, realizzato nel 1792 e ora presso collezione privata in Roma. Frutto di un riuscito divertissement (una beffa vera e propria) che Antonio Canova concepì d’intesa con il proprio protettore e mecenate Abbondio Rezzonico, questo dipinto è spunto per numerosi percorsi di approfondimento: il racconto vero e proprio di una vicenda poco nota e particolarmente curiosa, l’attività pittorica di Antonio Canova, la genesi del mito giorgionesco e la sua circolazione tra Sette e Ottocento e il dialogo tra pittura e scultura intrattenuto da Antonio Canova con un artista, Giorgione, del quale avvertì l’irresistibile benché sfuggente, fascinazione.
Per maggiori informazioni visita la sezione dedicata alla proposta didadittica della mostra.